Cesare: Alcuni prodigi annunziarono la vittoria di Farsalo

Originale

Item constabat Elide in templo Minervae, repetitis atque enumeratis diebus, quo die proelium secundum Caesar fecisset, simulacrum Victoriae, quod ante ipsam Minervam conlocatum esset et ante ad simulacrum Minervae spectavisset, ad valvas se templi limenque convertisse. Eodemque die Antiochiae in Syria bis tantus exercitus clamor et signorum sonus exauditus est, ut in muris armata civitas discurreret. Hoc idem Ptolemaide accidit. Pergamique in occultis ac reconditis templi, quo praeter sacerdotes adire fas non est, quae Graeci adyta appellant, tympana sonuerunt. Item Trallibus in templo Victoriae, ubi Caesaris statuam consecraverant, palma per eos dies [in tacto] iter coagmenta lapidum ex pavimento exstitisse ostendebatur.

Traduzione

Parimenti, fatto il onto dei giorni trascorsi, risultava che il giorno in cui Cesare aveva reso la battaglia propizia, nel tempio di Minerva dell’Elea, una statua della Vittoria, che era stata posta proprio davanti a Minerva e prima era rivolta verso la statua di Minerva, si era girata verso la porta d’entrata del tempio. E nello stesso giorno ad Antiochia, in Siria, si udì per due volte un tale clamore della fanteria il suono di segnali, che i cittadini correvano qua e là armati sulle mura. La stessa cosa accadde a Tolemaide . E a Pergamo, nella parte nascosta del tempio, dove non è permesso (a nessuno) andare tranne che ai sacerdoti, (e) che i greci chiamano “adyta”, risuonarono i cembali. Ugualmente a Tralle, nel tempio della Vittoria, dove avevano consacrato una statua di Cesare, in quei giorni si mostrava una palma spuntata dal pavimento sul tetto fra le giunture delle pietre.