Eutropio: Coraggio di Attilio Regolo

Originale

Carthaginienses Regulum ducem, quem ceperant, Romam miserunt, ut pacem a Romanis obtineret ac permutationem captivorum faceret. Ille, Romam cum venisset, inductus in senatum, nihil ut Romanus egit, dixitque se ex illa die, qua in potestatem Afrorum venisset, Romanum esse desiisse. Itaque et uxorem a complexu removit et senatui suasit, ne pax cum Poenis fieret: illos, fractos tot casibus, spem nullam habere; se tanti non esse, ut tot milia captivorum propter unum se senem et paucos, qui ex Romanis capti fuerant, redderentur. Itaque obtinuit. Nam Afros pacem petentes nullus civis Romanus admisit. Ipse Carthaginem rediit, offerentibusque Romanis, ut eum Romae tenerent, negavit se in sua urbe mansurum, in qua, cum Afris serviisset, dignitatem honesti civis habere non posset. Reversus igitur ad Africam, omnibus suppliciis exstinctus est.

Traduzione

I Cartaginesi mandarono a Roma il comandante Regolo, che avevano catturato, per ottenere la pace dai Romani e per fare lo scambio dei prigionieri. Quello, giunto a Roma, introdotto nel senato, non si comportò come un romano, e disse che dal giorno in cui era passato sotto l’autorità degli Africani, aveva cessato di essere romano. Pertanto sia separò la moglie dal vincolo affettuoso sia esortò il senato a non fare la pace con i Cartaginesi: (disse che) quelli, tanto indeboliti dagli eventi, non avevano alcuna speranza; non erano tanti da essere restituite tante migliaia di prigionieri per colpa di uno solo per giunta vecchio e di pochi, che erano stati catturati dai Romani. E così ci riuscì. Infatti nessun cittadino romano tollerò gli Africani che chiedevano la pace. Regolo tornò a Cartagine, nonostante i romani si fossero opposti affinché restasse a Roma, disse che non sarebbe rimasto nella sua città, dove, poichè era schiavo degli Africani, non poteva avere la dignità di un onesto cittadino. Ritornato quindi in Africa venne ucciso con ogni tormento.