Sallustio, De Catilinae coniuratione: Scrivere di storia è importantissimo

Originale

Sed profecto fortuna in omni re dominatur; ea res cunctas ex lubidine magis quam ex vero celebrat obscuratque. Atheniensium res gestae, sicuti ego aestumo, satis amplae magnificaeque fuere, verum aliquanto minores tamen quam fama feruntur. Sed quia provenere ibi scriptorum magna ingenia, per terrarum orbem Atheniensium facta pro maxumis celebrantur. Ita eorum qui fecere virtus tanta habetur, quantum eam verbis potuere extollere praeclara ingenia. At populo Romano numquam ea copia fuit, quia prudentissumus quisque maxume negotiosus erat; ingenium nemo sine corpore exercebat; optumus quisque facere quam dicere, sua ab aliis bene facta laudari quam ipse aliorum narrare malebat.

Traduzione

Ma senza dubbio la sorte domina su ogni cosa; essa celebra e oscura tutte queste cose più a capriccio che secondo verità. Le imprese degli Ateniesi, come io ritengo, furono abbastanza importanti e splendide, ma tuttavia alquanto minori di come sono tramandate dalla tradizione. Ma poiché lì fiorirono scrittori di genio, le imprese degli Ateniesi sono celebrate in tutto il mondo come sublimi. Così il valore di quelli che le compirono è ritenuto così grande quanto gli illustri uomini d’ingegno poterono esaltarlo con le parole. Invece il popolo romano non ebbe mai questa possibilità poiché i più saggi erano (anche) i più attivi; nessuno teneva in esercizio l’ingegno senza tenere in esercizio il fisico; i migliori preferivano agire piuttosto che parlare e preferivano che le loro imprese fossero assai lodate dagli altri piuttosto che narrare (quelle) degli altri.